Nella compravendita di imbarcazioni e navi, molte sono le cose da tener in considerazione. Tra queste vi sono due documenti assai importanti: Il M.O.A e il Bill of Sale.

Seppur la tematica riguarda più da vicino il prezioso operato svolto dal mediatore marittimo, e sia per lo più applicata in un contesto più globale che italiano, la conoscenza di questi documenti (che rappresentano anche due importanti fasi della compravendita) è senz’altro importante anche quando il venditore non si avvalga dell’assistenza del mediatore.

Il M.O.A. (Memorandum of Agreement) è il documento con il quale le parti, acquirente e venditore, disciplinano tutti gli elementi contrattuali relativi alla compravendita dell’unità oggetto di trattativa.

In questo contratto, che assomiglia per certi versi ad un compromesso per l’acquisto di un immobile, vengono infatti riportati degli elementi assai importanti, come ad esempio: prezzo di acquisto, data di consegna, ispezioni e varie altre clausole atte comunque a tutelare sia l’acquirente che il venditore.

I memoranda esistenti sono molteplici e il loro utilizzo nacque essenzialmente per la compravendita di unità navali (sic! mercantili). Tra questi vale la pena citare il Saleform ’93, tra l’altro adottato dalla BIMCO (Baltic and International Maritime Conference).

Il Bill of Sale è invece una dichiarazione di vendita unilaterale con la quale si ufficializza la dismissione di proprietà. In questo documento vengono infatti riportate tutte le informazioni dell’unità, i nominativi dei venditori e dei compratori nonché la garanzia che la nave sia libera da debiti, liti, gravami ed ipoteche. Lo stesso documento dovrebbe poi essere opportunamente firmato dall’armatore (o più in generale dal legale rappresentante in caso di società che detenga tutti i carati dell’unità) e la sua firma autenticata da un Notaio.

Dover pensare di utilizzare un M.O.A. o il Bill of Sale è circostanza tutt’altro che remota. Il M.O.A., o comunque una scrittura privata che disciplini tutti gli elementi di una compravendita, è di fatto sempre utilizzata, anche nel caso che si acquisti una imbarcazione con bandiera italiana tra soggetti, fisici o giuridici, anch’essi italiani.

Discorso diverso per il Bill of Sale: nella stragrande maggioranza dei casi in cui si acquisti un’imbarcazione all’estero, l’utilizzo del Bill of Sale sarà decisamente un must, salvo opportune eccezioni.

Ciò detto, a prescindere dall’eventuale utilizzo di questi due strumenti, vi è senz’altro da porre molta attenzione alla qualità con la quale si redigono i documenti e i contratti di compravendita: sbagliare questa fase, come la parte peritale e tecnica, può costare assai caro.

Daniele Motta

Perito e Consulente Navale

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Articolo pubblicato su liguria nautica news il 27 gennaio 2017