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Yacht: gestione e fiscalità tra piacere ed investimento

Perizie Navali - Gestione Yacht - www.perizienavali.it
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Con questo articolo riproponiamo ai lettori l’intervista integrale rilasciata alla testata Advisor Private, dal Perito e Consulente Navale Daniele Motta. L’intervista propone interessanti spunti che vanno considerati nel caso in cui, oltre che per business o piacere, si intenda acquistare un’imbarcazione quale forma di investimento.

Quali sono le marche di yacht di lusso e di superyacht (oltre i 24 metri, giusto?) su cui in questo momento vale la pena puntare per prestigio e conservazione del valore nel tempo? (es. rivendita usato)

I brand che operano nella costruzione di Yacht di grandi dimensioni (dai 24 metri in su), sia a vela che a motore, sono decisamente molti, dunque difficile citarli tutti senza fare torti a nessuno. Tuttavia si possono citare cantieri come Ferretti, Perini Navi, Swan, Amer e molti altri, per non parlare della nicchia, non meno apprezzata, riguardante gli yacht classici, con un mercato ed una clientela che nulla ha da invidiare rispetto a quella riconducibile alle nuove costruzioni.

Ciò detto è difficile dare una risposta esaustiva che possa individuare l’unità o il prodotto sul quale, a prescindere, possa essere conveniente investire. Tuttavia, in prima battuta, forse è ancor più importante individuare e capire le dinamiche del mercato nautico e gli strumenti idonei per ottenere la massima conservazione del bene, non in ultimo in termini tecnico – estimativi, il tutto se opportunamente seguiti da un esperto del settore che possa consigliare il cliente sulla parte tecnica, fiscale ed amministrativa.

Nelle attività del nostro studio, al fine di guidare il cliente nella miglior scelta, solitamente cerchiamo di individuare primariamente le necessità e soprattutto l’uso a cui l’unità sarà destinata, ovvero se privata o commerciale. Questo punto è assai importante: da questo fattore è infatti possibile individuare parte dei costi di gestione (altri parametri sono ad esempio riconducibili alle caratteristiche tecniche dell’unità) e alcuni parametri tecnico estimativi, anche utili per una futura rivendita.

Per quanto riguarda la conservazione e il mantenimento del valore nel tempo, nell’estimo navale possono essere individuati vari fattori, i quali concorrono tutti nella determinazione del c.d. valore del bene nave. Tra questi:

  • La Bandiera (sic! il registro d’iscrizione);
  • La destinazione d’uso (privata o commerciale);
  • Stato di manutenzione;
  • Entità e qualità dei lavori di miglioria, manutenzione o refitting;
  • Qualità e Tipologia degli apparati e degli allestimenti;
  • Lo stato assicurativo;
  • Presenza e Correttezza delle certificazioni tecniche e amministrative sia obbligatorie che volontarie.

In conclusione la scelta dell’unità non può che essere fatta in funzione delle personali scelte dell’armatore e del tipo di investimento e/o attività che quest’ultimo intende fare. Solo individuando questi ed altri aspetti è possibile consigliare l’unità o il cantiere che più si avvicina alle personali esigenze del cliente, anche in termini di prestigio e conservazione.

Quali sono le categorie di yacht di lusso che possono essere prese in considerazione per un investimento/acquisto?

Potenzialmente molte, sia a vela che a motore, sia classiche che moderne. Nell’ottica di una rivendita futura o di un utilizzo commerciale, considerate le varie anime del mercato della compravendita navale, sicuramente si possono individuare le unità tra i 24 e 30 metri. Unità queste discretamente gestibili sia per i costi di gestione, ormeggi compresi, che per una futura rivendita, andando anche a coprire potenziali acquirenti dal budget medio – alto.

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Qual è il modo migliore per gestire economicamente e finanziariamente uno yacht di lusso?
es.
– Aprire una società ad hoc: con quali costi e quali adempimenti? in quale Paese, rispettando le normative italiene ed europee?
– Acquistarlo in leasing?
– Altro?

Il modo migliore per gestire economicamente e finanziariamente uno yacht di lusso parte sicuramente dalla competenza, tipica del settore. Per questo consigliamo sempre di essere seguiti da un proprio consulente navale di fiducia dall’acquisto, passando per la gestione. Su questa falsa riga personalmente consigliamo infatti di optare per un utilizzo commerciale, il quale, se ben programmato e gestito può portare non solo all’ammortamento dei costi di gestione ma anche ad un utile economico, potenzialmente tutt’altro che esiguo.

In merito alla scelta di costituire una società ad hoc, questo dipende da vari fattori. Solitamente nel settore si opta per regimi amministrativi snelli, semplici e seri, solitamente vocati per tutelare al massimo il bene da ogni eventuale azione che possa mettere a rischio il possesso stesso dell’unità. Chiaramente la scelta deve essere fatta anche considerando il tipo di utilizzo, zona di navigazione e le modalità di acquisto. A questo si aggiungono anche le considerazioni di carattere fiscale del cliente, da valutare caso per caso.

In riferimento all’acquisto in leasing questo permette interessanti ammortamenti sia sull’iva che sullo stesso pagamento, soprattutto nei casi in cui poi sia prevista la famosa clausola del riscatto, qualora l’utilizzatore voglia entrate definitivamente in possesso del bene. Di contro c’è da dire che attraverso il leasing si è appunto utilizzatori dell’unità e non proprietari, cosa che ad alcuni clienti non risulta spesso molto congeniale, ma si tratta di valutazioni soggettive e riconducibili alle singolarità di ognuno.

Quali sono gli aspetti fiscali più importanti da considerare nell’acquisto e nella gestione di uno yacht di lusso?

Sono molti. Si parte dall’IVA sull’importazione e l’acquisto, rifornimenti, passando ad aspetti di natura squisitamente doganale se l’unità batte bandiere extra comunitarie. A questi punti vanno aggiunti i riflessi previdenziali e assicurativi dell’equipaggio eventualmente imbarcato. Il tutto è comunque strettamente correlato, ancora una volta, dall’asse bandiera – società – zona di esercizio. 

Quali sono e quanto incidono in percentuale i costi di mantenimento di uno yacht di lusso? Quali sono le possibilità per ridurne l’impatto?

In economia marittima, come del resto nella pratica, i principali costi di gestione e di esercizio sono riconducibili a:

  • Assicurazioni;
  • Equipaggio;
  • Manutenzioni e Rifornimenti;
  • Tasse ed Imposte;
  • Gestione ed Amministrazione.

Gli strumenti per razionalizzare al massimo i costi di gestione partano sempre dalla scelta della bandiera e della localizzazione della società armatrice (sempre se prevista) e dal tipo di utilizzo a cui l’unità è destinata. A seconda dell’impostazione dei suddetti parametri possono infatti cambiare i costi assicurativi, la pressione fiscale sul lavoro dei marittimi imbarcati, trattamento IVA ecc., e sono solo alcuni esempi.

Che tipo di contratti vengono fatti all’equipaggio?

Con l’introduzione dell’MLC 2006 promossa dall’ILO (International Labor Organization), praticamente sottoscritta da tutti i paesi con registri navali, oramai il trattamento contrattuale applicato ai marittimi imbarcati è pressoché identico per tutti i registri (sic! bandiere). Tuttavia sempre a seconda del regime amministrativo a cui è assoggettata l’unità, cambiano semmai i carichi fiscali relativi al lavoro marittimo, così come sopra in parte accennato. A questo va aggiunta, semmai, la parte amministrativa, per questo è importante scegliere un registro efficiente e internazionalmente riconosciuto per la gestione del personale, fattore spesso e a torto ritenuto di secondaria importanza.

Ci sono società o enti che gestiscono in toto l’acquisizione, gli adempimenti fiscali e burocratici e il mantenimento dello yacht di lusso?

Assolutamente sì. Nel mondo marittimo, sia dello Shipping che dello Yachting, si puntano sulle punte delle dita, meno di 10, la maggior parte delle quali operanti in Italia e nel Regno Unito.

Tra queste il nostro studio (Studio MCS – www.perizienavali.it) che opera ormai nel settore da più di un decennio per offrire proprio queste soluzioni integrate, a 360°, per la gestione fiscale, tecnica, peritale ed amministrativa per armatori e società specializzate nello Shipping e dello Yachting. Il grande vantaggio di affidarsi a queste realtà è sicuramente l’aspetto esperienziale e della competenza, specifica nel settore marittimo, il quale risulta, a partire dal diritto, passando per la fiscalità, un vero e proprio mondo a parte. Infine, ma non in ordine d’importanza, vi è la possibilità di avere contatti con un unico referente il quale, oltre alla competenza, può offrire la massima riservatezza al cliente.

Voi richiedere una consulenza riguardante uno studio di settore, un supporto normativo o altro? Il Perito e Consulente Navale Daniele Motta può essere contattato al 389 0063921, oppure attraverso il sito: www.perizienavali.it 

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